venerdì 9 maggio 2008

I COLORI DELLA FRUTTA: schermo anti - infarto

Alcuni tra i coloranti naturali della frutta, molecole antiossidanti del gruppo dei flavonoidi, le antocianine, potrebbero avere un effetto "salvacuore", proteggendolo dai danni dell'infarto e quindi mantenendolo giovane. E' quanto dimostra uno studio su topi alimentati con cereali ricchi di antocianine diretto da Marie-Claire Toufektsian dell'Università francese di Grenoble in collaborazione con i Centri di ricerca che partecipano al Progetto Flora finanziato dalla Commissione Europea, che vede tra i vari partner l'Università Cattolica di Campobasso e l'Università di Milano.
Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Nutrition. Le antocianine, il cui colore varia dal rosso al blu, sono tra le più importanti molecole pigmento presenti nei vegetali e si ritrovano nei frutti. Ne sono ricchi alimenti come ribes, ciliegia, cavolo rosso, uva, fragola, arance rosse, sambuco e le bacche in generale.
La colorazione di tali sostanze è così forte da mascherare spesso gli altri pigmenti. Già in passato studi su altri gruppi di alimenti contenenti flavonoidi, si pensi al vino rosso ricco di resveratrolo o anche alla cioccolata, avevano in qualche modo insinuato il sospetto del valore benefico dei flavonoidi in generale, al di là delle loro proprietà antiossidanti. In questo studio sono state studiate in particolare solo le antocianine: due gruppi di topi sono stati alimentati a base di grani privi o arricchiti di antocianine, grani non Ogm prodotti a Milano dall'equipe di Chiara Tonelli.
Il livello di antocianine in sangue e urine dei topi è stato misurato grazie ai test messi a punto a Campobasso dall'equipe di Maria Benedetta Donati, che nell'ambito di Flora sta svelando i segreti del metabolismo di antocianine e altri flavonoidi; finora si sa molto poco su come il nostro corpo assimili tali sostanze.
Infatti «la sperimentazione che stiamo facendo con volontari sani nell'ambito di Flora - ha spiegato Giovanni de Gaetano, direttore dei Laboratori di Ricerca dell'Università Cattolica - servono proprio a verificare la biodisponibilità nel nostro corpo delle antocianine assunte con la dieta, per conoscere meglio se e come queste sostanze vengano assorbite dall'organismo. Grazie al metodo messo a punto nei nostri laboratori, per la prima volta siamo riusciti ad effettuare misure di antocianine in soggetti umani, visto che fino a questo momento la sperimentazione aveva interessato solo animali di laboratorio».
Però finora le sperimentazioni sugli effetti benefici dele antocianine rimangono confinati alle cavie: in questo studio nel cuore dei topolini è stato procurato un infarto: in quelli che avevano seguito la dieta ricca di antocianine i danni conseguenti all'infarto sono risultati considerevolmente minori. E' tuttavia presto per dire che una dieta ricca di flavonoidi sia 'salvacuore', ha dichiarato cauto de Gaetano, «ricerche epidemiologiche condotte in passato suggeriscono generiche proprietà benefiche dei flavonoidi presenti nell'alimentazione. Ma servono ulteriori studi per approfondire meglio questo aspetto, soprattutto per quanto riguarda le possibili differenze tra uomini e ratti nell'assorbimento e nel metabolismo dei flavonoidi». Ma di certo il suggerimento cui fa da sponda questo studio è ancora una volta di restare fedeli alla dieta mediterranea, naturalmente ricca di antocianine ed altri flavonoidi, dieta che in più occasioni ha dato mostra delle sue proprietà preventive contro molti big killer attuali.


TRATTO DALLA RIVISTA ITALIA A TAVOLA: www.italiaatavola.it

2 commenti:

Melina2811 ha detto...

Ciao, dato che domani non penso che avrò la possibilità di usare il computer, comincio da oggi a lasciare qualche augurio di buone fine settimana a tutti. Ricordatevi che questo fine settimana si festeggia anche la festa della mamma, e quindi auguri anche a tutte le mamme. Maria

Jean-Michel ha detto...

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